Floriano Bodini
Nato a Gemonio, provincia di Varese, nel 1933, morto nel 2005 e conosciuto come lo scultore dei Papi, Bodini dedicò tutta la sua vita alla scultura con un'attenzione particolare alla rappresentazione Sacra. La famiglia si trasferisce a Milano nel 1936. Dopo l'Accademia di Brera anima e vive il gruppo milanese di giovani artisti definito "Realismo esistenziale". L'interesse per l'insegnamento lo conduce a un impegno e a una carriera, senza sosta. Dapprima al Liceo Artistico, poi all'Accademia di Brera, nel 1978 all'Accademia di Carrara con la Cattedra di scultura, poi Direttore sino al 1987 della stessa Accademia, e infine nel 1991 Presidente, la cattedra di Scultura al Politecnico di Architettura di Darmstadt dal 1987 al 1998. Realizza in marmo, tra gli altri, il monumento a Virgilio, per la città di Brindisi, nel 1985; la "Fonte di Sant'Agostino", per Casciago (Varese), nel 1986; "Paolo VI" per il Duomo di Milano, nel 1989-1994; l'altare maggiore dello Basilica di Varese, 1991; il complesso dell'Altare Maggiore del Santuario della Santa Casa di Loreto, 1994; l'Altare, l'Ambone e la sede delle Grotte Vaticane, 1999; lo statua di "Santa Brigida di Svezia" per la Basilica di San Pietro in Vaticano; la Porta bronzea per il Laterano, 2000. In bronzo realizza il "Monumento a Paolo VI" per il Sacro Monte di Varese, 1986; il "Volo di colombe" nel 1997 per la nuova sede AGIP di San Donato Milanese; il monumento a "I sette di Gottinga" per la città di Hannover, 1998.
> SIMBOLOGIA DELLA STATUA Di PAOLO VI
la statua è ricca di simboli: Paolo VI con una mano ammonisce e con l'altra accoglie, il grande manto che scende fino a terra ricorda il sudario, le pecore sono un po' smarrite ed una madre protegge il suo agnellino, la tazza rovesciata ricordala fame nel mondo, il teschio rimanda alla morte che nelle meditazioni di questo Papa ricorre spesso, infine il mazzo di fiori è un omaggio di un fedele verso questo grande personaggio.
> SIMBOLOGIA DELLA STATUA Di PAOLO VI
la statua è ricca di simboli: Paolo VI con una mano ammonisce e con l'altra accoglie, il grande manto che scende fino a terra ricorda il sudario, le pecore sono un po' smarrite ed una madre protegge il suo agnellino, la tazza rovesciata ricordala fame nel mondo, il teschio rimanda alla morte che nelle meditazioni di questo Papa ricorre spesso, infine il mazzo di fiori è un omaggio di un fedele verso questo grande personaggio.