Le funicolari ed i tram

La Varese della Belle Epoque era una città su rotaia: per le vie del centro passavano infatti i binari delle linee tranviarie elettriche simbolo di modernità, che si irradiavano, anche fino alle rive del lago Maggiore, a Luino ed Angera. Se di questi ultimi percorsi rimangono oggi, specie in Valganna e in Valcuvia, al confine del Parco del Campo dei Fiori, le stazioni intermedie costruite dall'architetto Sommaruga in stile floreale, dei tram in città oggi non resta più traccia. All'epoca il servizio era invece molto efficiente: nel 1895 venne inaugurata la linea che partendo dalla stazione delle ferrovie Nord giungeva alla Prima Cappella, passando da Piazza XX settembre, Piazza Montegrappa (all'epoca Piazza Porcari), Corso Matteotti (già Corso Vittorio Emanuele II) e Piazza Beccarla. La linea proseguiva quindi in leggera salita seguendo viale Aguggiari fino alla stazione intermedia, ancor oggi visibile seppur molto cadente. I binari scorrevano oltre passando per le frazioni di Sant'Ambrogio, Robarello, Fogliaro e Velate, giungendo infine a Oronco e alla Prima Cappella.
Proprio da qui ci si poteva imbarcare sulla funicolare, il vero fiore all'occhiello della Varese liberty.
Le funicolari che arrampicavano fino a Santa Maria del Monte e al Grand Hotel del Campo dei Fiori vennero costruite per conto della Società Varesina Imprese Elettriche ed inaugurate rispettivamente il 6 maggio 1909 e 20 aprile 191 1. Sulla linea per il Sacro Monte erano in servizio due vetture, dalla bizzarra struttura inclinata di legno e vetri. Ciascuna cabina, lunga circa 8 metri e mezzo e fabbricata dalle officine Ceretti e Tanfani di Milano, era tratta in movimento da un argano a motori elettrici. I turisti milanesi che scendevano al Grand Hotel e i gitanti varesini potevano ammirare durante la faticosa e lenta salita (389 metri di tragitto percorso in circa cinque minuti, colmando un dislivello di 170 metri sul livello del mare e vincendo una pendenza media del 50%) il panorama prealpino allargarsi, abbracciando progressivamente i sette laghi e la pianura padana fino a Milano.
Le funicolari che arrampicavano fino a Santa Maria del Monte e al Grand Hotel del Campo dei Fiori vennero costruite per conto della Società Varesina Imprese Elettriche ed inaugurate rispettivamente il 6 maggio 1909 e 20 aprile 191 1. Sulla linea per il Sacro Monte erano in servizio due vetture, dalla bizzarra struttura inclinata di legno e vetri. Ciascuna cabina, lunga circa 8 metri e mezzo e fabbricata dalle officine Ceretti e Tanfani di Milano, era tratta in movimento da un argano a motori elettrici. I turisti milanesi che scendevano al Grand Hotel e i gitanti varesini potevano ammirare durante la faticosa e lenta salita (389 metri di tragitto percorso in circa cinque minuti, colmando un dislivello di 170 metri sul livello del mare e vincendo una pendenza media del 50%) il panorama prealpino allargarsi, abbracciando progressivamente i sette laghi e la pianura padana fino a Milano.
La chiusura dell'Hotel al Campo dei Fiori ( 1965), conseguenza del ridimensionato flusso turistico, seguì di pochi anni la fine del servizio della funicolare: dalla stazione esagonale della linea Varese/Sacro Monte uscirono gli ultimi passeggeri la sera del 31 agosto 1953.
Oggi la riattivazione della linea funicolare Prima Cappella / Santa Maria del Monte è realtà: l'Azienda Trasporti Varesina e le istituzioni cittadine hanno ormai ripristinato il collegamento, mentre già si parla della riattivazione del secondo tratto, quello che saliva al Campo dei Fiori, nella prospettiva di una futura ristrutturazione del Grand Hotel.

Oggi la riattivazione della linea funicolare Prima Cappella / Santa Maria del Monte è realtà: l'Azienda Trasporti Varesina e le istituzioni cittadine hanno ormai ripristinato il collegamento, mentre già si parla della riattivazione del secondo tratto, quello che saliva al Campo dei Fiori, nella prospettiva di una futura ristrutturazione del Grand Hotel.
