CHI AMA ACCETTA L'ALTRO
Dare importanza reale all'altro vuol dire dare valore alla sua persona, riconoscerle il diritto a pensare in modo autonomo e ad essere felice (n.138) Nella vita di coppia è fondamentale sapersi ascoltare, per riuscire a comprendere in modo profondo e completo il punto di vista dell'altro. E' bene usare poco il pronome “io” e molto il pronome “tu”. Interessarsi ai problemi di qualcuno significa essere accoglienti, disponibili e anche per questo l'altro viene prima di me. Da mettere al centro è l'altro, non se stessi, per riuscire a capirlo meglio e quindi fare progetti in comune. Così si evita di imboccare percorsi paralleli o addirittura divergenti. Ha la sua importanza il saper sorprendere, giocare con l'altra persona. E anche sdrammatizzare i conflitti, con un pizzico di ironia. Anche l'ottimismo è una ricetta sicura per rinsaldare l'amore. E da ultimo, per mantenere sempre alta l'emotività, è bene essere flessibili, secondo le circostanze. L'amore non è un Bot o un Cct di cui dobbiamo riscuotere periodicamente la cedola; bensì è una realtà dinamica, per questo ha bisogno di essere curato, incanalato in una progettualità comune. “Tutti hanno un contributo da offrire – sostiene il Papa dell'Amoris laetitia – perché hanno un'altra esperienza della vita, guardano le cose da un altro punto di vista, hanno maturato altre preoccupazioni e hanno altre abilità e intuizioni. Bisogna cercare di mettersi nei suoi panni e di interpretare la profondità del suo cuore, individuare quello che lo appassiona e farlo proprio...”. Non dobbiamo mai dimenticare che siamo parte di un mistero che ci trascende e che la donazione fisica sarebbe una bugia colossale se non fosse segno e frutto di una donazione totale. Il fidanzamento, nel suo valore storico, sanciva l'importanza del desiderare senza possedere, del conservare ricordi senza cancellare il passato – che deriva dal latino de + sidus (stella) – è la nostalgia nei confronti della nostra stella d'origine. L'amore è anche un misto di nostalgia, di felicità da vivere non solo qui e ora, ma da godere più in là, in un indefinito futuro. L'animo umano, infatti, è in grado di far crescere l'altro nel proprio cuore attraverso il duetto polifonico del desiderare in senso stretto, cioè dell'andare verso le stelle, del trascendere il terreno e il banale, ma anche del vivere a fianco, vicino... Attraverso questa danza dall'”io” al “tu” i due imparano ad essere sufficienti l'uno all'altra, a sostenersi reciprocamente, a dialogare. Il rischio delle coppie innamorate è quello di soggiogarsi come fanno gli amanti ossessivi. Ma attenzione: se si stringe un fiore troppo forte, quello si rompe. Muore anche una farfalla, se la chiudiamo fra le mani...