CHI AMA DIALOGA CON TUTTI
Il dialogo è una modalità privilegiata e indispensabile per vivere, esprimere e maturare l'amore nella vita coniugale e familiare (n.136) Anche se – come dice il Papa – “uomini e donne, adulti e giovani, hanno modi diversi di comunicare, usano linguaggi differenti, si muovono con altri codici”, tuttavia devono essere aperti al dialogo con tutti. Nel periodo dell'innamoramento i fidanzati dedicano molto spazio alle parole e al dialogo, parlando di cose piacevoli e condivise, spesso evitando gli argomenti che non trovano sintonia e provocano conflitto. Ma col tempo le divergenze tendono comunque ad uscire e c'è il rischio di impoverimento del dialogo e di incomprensione. Gli affanni familiari, la fatica, gli sbagli possono portare ad una aridità comunicativa. E' necessario, allora, in questa vita sempre di corsa, trovare il tempo per coltivare la relazione, darsi uno stop, fermarsi e parlare insieme, seduti uno di fronte all'altro... La vita cristiana di una coppia si manifesta anche in quel modo straordinariamente ricco di generare alla vita che è l'educazione, anche se, purtroppo, oggi è diffusa tra i giovani sposi una mentalità che vede il figlio come rivale della felicità di coppia oppure, in altri casi, come un ingrediente assoluto ed indispensabile per il proprio benessere. C'è poi l'esperienza della sofferenza, che nel corso della vita assume diversi volti: la malattia del coniuge, la salute fragile dei figli, la vecchiaia dei genitori, l'esperienza drammatica della disabilità, l'incomprensione e l'isolamento, il tradimento e l'abbandono, il fallimento educativo e l'esperienza precoce della morte di un proprio congiunto. Bisogna essere consapevoli che anche la crisi fa parte del cammino della coppia. In certi periodi della vita può essere fisiologica: è un momento delicato che richiede giudizi pacati, confronto aperto, preghiera condivisa, aiuto reciproco per evolvere in una situazione risanata e migliore. Condividere la sofferenza di altri e vivere con fede le fatiche e le sofferenze della propria famiglia può rendere più solido l'amore e generoso il servizio agli altri. Se amare vuol dire desiderare il vero bene dell'altra persona, allora l'impegno che dal fidanzamento deve caratterizzare il cammino degli sposi finché sono insieme è quello di diventare capaci di donarsi reciprocamente e di generare, nella stabilità della vita familiare, la vita, il figlio, dono dal dono. In chiesa non ci si sposa per caso, ma per rispondere ad una chiamata di Dio, personale e di coppia, a vivere l'amore come una strada di santità e un servizio al bene comune della società.