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La Donazione Prevosti in mostra

VARESE – L’atelier di Teresa Grassi, poetessa del paesaggio è il titolo della mostra inaugurata il 17 maggio che si concluderà il 2 settembre nella Sala Veratti con le opere donate da Franco e Giorgio Prevosti ai Musei Civici di Varese. La rassegna (vedi foto in fondo al servizio) presenta dipinti, disegni, immagini fotografiche e oggetti evocativi della pittrice piemontese a lungo attiva a Varese, nei primi decenni del ‘900. In particolare, sono suggestivi gli oggetti usati dalla pittrice provenienti dal suo atelier. Spiegano i fratelli Prevosti: “Il primo ricordo di Teresa Grassi è legato al luogo dove di tanto in tan­to la si andava a trovare al Convitto Principessa Felicita per Vedove e Nubili sulle colline da cui si domina Torino e il Po. Si percorrevano allora i tetri corridoi del Convitto, larghi e bui, sino ai piccoli locali sot­totetto che la Signorina Grassi occupava”.

“L’ossessione di quei suoi ultimi anni era rappresentata dalla preoccu­pazione che le sue opere, ancora presenti alle pareti delle sue stanze o conservate nei suoi mobili, venissero smembrate e disperse. Per que­sto aveva disposto che nostro padre recuperasse e conservasse le sue cose. Alla sua morte, nostro padre organizzò una mostra dei lavori della Grassi e, già in quell’occasione, in suo ricordo, venne donata ai Musei Civici di Varese un’opera ad olio, Valcuvia. Ora, per il cin­quantesimo anniversario (27 luglio 1962), fa seguito la mostra odierna con le opere della più recente donazione”.

“Fra gli oggetti personali più cari alla pittrice Teresa Grassi e a noi pervenuti, i quadri, come naturale, sono la maggior parte – aggiungono Franco e Giorgio Prevosti - il grande Paesaggio Verde del 1923 esposto a una delle prime Internazio­nali dell’Acquarello a Milano, il quadro del Torrente in Val Chiusel­la la cui foto è apparsa sul Comanducci del 1931, ma anche il vaso barocco usato come portapennelli, le varie tavolozze, da studio e da esterni, i seggiolini, il cavalletto, i piccoli album di schizzi a matita o ad acquarello, il raffinato bastoncino poggiapolso con i terminali d’argento. Inoltre, sono tanti i piccoli bozzetti ad olio, su tavoletta o cartoncino, tutti “ricordi” di una vita dedicata all’arte, richiamanti luoghi, momenti o persone care al cuore dell’artista”.

Quadri e bozzetti sono oggetto della donazione fatta in parte alla Pinacoteca Ci­vica di Palazzo Vittone di Pinerolo, parte ai Musei Civici di Varese; i primi donati al luogo di nascita di Teresa, i secondi al luo­go ove ella ha a lungo vissuto e lavorato, e dove ha voluto essere sepolta. Orari della mostra: da martedì a domenica, 9.30-12.30 e 14-18, ingresso libero)

 

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